giovedì 16 agosto 2012

ILVA: LA SALUTE NON VIENE DOPO

16 ago 2012

E’ ovvio che tutti siano preoccupati per le sorti dell’Ilva di Taranto. Meno ovvio e’ l’indecente attacco alla magistratura perpetrato da chi per anni non ha fatto nulla per impedire che la fabbrica del tumore non facesse più danni alla salute.
Considero incivile che si pretenda di far passare sotto silenzio la questione sanitaria, che in una società che voglia definirsi minimamente civile dovrebbe essere centrale nelle scelte politiche. E invece il governo dei tecnici e del cinismo pensa addirittura al ricorso alla Corte costituzionale contro una giudice che ha fatto quello che doveva fare. A questa gente, ai politici che sostengono Monti, dovremmo affidare il futuro nostro e dei nostri figli?
E’ grave l’attacco alla magistratura portato avanti da alcuni esponenti di spicco del Pd e del Pdl. Soprattutto quando si legge di finanziamenti del patron dell’Ilva, Riva, proprio a quei partiti.
Il diritto alla salute e’ stato negato, la perizia della Procura ha accertato a Taranto un eccesso di mortalità per inquinamento industriale.
E’ stato scritto che “questi esponenti politici, anteponendo gli interessi della produzione a quelli della salute e della vita, stanno compiendo un’invasione di campo delle competenze della giustizia”: lo condivido in pieno, perche’ non sopporto le lacrime del giorno dopo.
Vendola spieghi perche’ intratteneva conversazioni telefoniche gravi con i vertici Ilva; Bersani spieghi la ragione dei finanziamenti resi noti dalla stampa; lo stesso facciano i dirigenti di forza Italia che siano coinvolti nello stesso giro di aiuti economici.
Quando muoiono le persone, la politica non deve coprire le responsabilita’.


http://www.storace.it/

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