martedì 31 luglio 2012

Istat, disoccupazione record dal 2004: 10,8%

Sale il numero di chi non ha lavoro: a giugno erano 761mila in più dello scorso anno. Scende il tasso di disoccupazione giovanile e quello degli inattivi. Frena l'inflazione: +3%
 
Mentre Monti è convinto che la fine del tunnel è vicina, la disoccupazione sale a livelli record dal 2004. Il tasso dei non occupati a giugno è infatti al 10,8% (2 milioni 792 mila di persone), lo 0,3% in più rispetto a maggio e il 2,7% in più su base annua, come rileva l'Istat.



In un anno il numero di disoccupati è aumentato di 761mila persone. Guardando le serie trimestrali, si tratta del tasso più alto dal terzo trimestre 1999. Stabile il numero di chi invece ha un lavoro: a a giugno sono quasi 23 milioni, solo 11 mila in più rispetto allo stesso mese dell’anno scorso e lo 0,1% in meno rispetto a maggio.
Scende leggermente il tasso di disoccupazione giovanile che a giugno è al 34,3% (-1% rispetto a maggio). Si tratta di 608 mila giovani in cerca di lavoro, il 10,1% della popolazione tra i 15 e i 24 anni. Diminuisce inoltre il numero degli inattivi (quelli che non hanno un lavoro e non lo cercano): rispetto all'anno scorso sono 752mila in meno (circa 52mila in meno rispetto a maggio).
Frena intanto l’inflazione a luglio passando al 3% dal 3,3% di giugno. Il rallentamento è dovuto principalmente ai beni energetici (compresi carburanti). Il rincaro del cosiddetto carrello della spesa è del 4% su base annua, un rialzo superiore al tasso d’inflazione (al 3%), ma inferiore a quanto registrato a giugno (4,4%).
http://www.ilgiornale.it/news/economia/istat-disoccupazione-record-2004-108-826925.html

domenica 29 luglio 2012

29 LUGLIO 1883-29 LUGLIO 2012, MUSSOLINI NON RUBAVA.




IN  POLITICA NON HO MAI GUADAGNATO UN SOLDO.DETESTO QUELLI CHE VIVONO COME PARASSITI SFRUTTANDO LE LOTTE SOCIALI.ODIO GLI UOMINI  CHE SI ARRICCHISCONO CON LA POLITICA.ECCO ,IN QUEI GIORNI IN SVIZZERA IO CONOBBI LA FAME,LA FAME VERA ,MA NON MI PIEGAI A CHIEDERE PRESTITI E NON HO MAI CERCATO DI SUSCITARE LA PIETA DI COLORO CHE MI STAVANO INTORNO,NE QUELLA DEI MIEI COMPAGNI POLITICI.RIDUSSI I BISOGNI AL MINIMO E QUEL MINIMO,E A VOLTEMENO,LO RICEVO DA CASA.
   (TRATTO DAGLI SCRITTI DI BENITO MUSSOLINI)

sabato 28 luglio 2012

L’ITALIA MERITA UNA SVOLTA

28 lug 2
 
 
 
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Se, come abbiamo visto, cala lo spread in seguito alle parole del presidente della Bce, Mario Draghi, è evidente che ci troviamo davanti alla conferma che non decidono più le politiche degli stati sovrani, ma quelle monetarie. E questo è un male, non un bene.
Non c’e’ dubbio che la democrazia in Italia sia stata commissariata, perché c’è un governo tecnico votato da senatori e deputati, a loro volta non votati da nessuno. Occorre una svolta politica in Italia e in Europa.
Monti ha dimostrato di essere distante dagli interessi dei cittadini e, nonostante tutto ciò che stiamo subendo, nei giorni passati abbiamo visto lo spread ritornare ai valori dello scorso anno, quando era in carica il governo Berlusconi; il 48% dei mutui sono carta straccia a causa dell’euro e della crisi; eppure c’è chi si ostina a dire che poteva andare peggio. Credo che questo governo non debba più seguire la sua azione. Con lui abbiamo scoperto il significato della parola esodati, della spending review e tutto quello che sta provocando sul territorio. La gente è più preoccupata di prima, i poveri in un anno sono cresciuti di un milione di unità, centinaia di migliaia di lavoratori sono rimasti senza occupazione. E tutto questo nell’anno di governo Monti. Insomma, quello che stiamo vivendo è un dramma. Stanno ingannando i cittadini.
Gli italiani devono poter scegliere da chi essere governati, perché è proprio qui che sta il problema: restituire sovranità al popolo.
E non è certo tenendo fuori del Parlamento quei partiti che non sono responsabili di questa condizione che si potrà trovare una soluzione. La riforma elettorale che stanno pensando, con lo sbarramento ancora più alto, comporterà che forze politiche che hanno fatto della coerenza la propria ragione di vita potrebbero restare ancora fuori. E questo non è giusto.
Ci sono persone che siedono in  Parlamento da oltre 30 anni e vorrebbero addebitare ad altri colpe non loro perché protestano contro l’euro, contro le banche, contro Monti.
E’ arrivato il momento di restituire la parola al popolo. E allora saranno i cittadini a mandarvi a casa.

http://www.storace.it/

giovedì 26 luglio 2012

26 LUGLIO 1944 VILE ATTENTATO PARTIGIANO ALLA CASERMA G.N.R DI CA' GIUSTINIAN DI VENEZIA






NEL 26 LUGLIO 1944 I PARTIGIANI COMUNISTI FECERO VIGLIACCAMENTE SALTARE IN ARIA LA CASERMA DELLA GUARDIA NAZIONALE SITUATA A PALAZZO DI CA' GIUSTINIAN DOVE SI TROVAVANO ANCHE FAMILIARI ANDATI A RITIRARE ALCUNE INDENNITA.CI FURONO 20 MORTI TRA MILITARI E CIVILI TRA CUI 7 AUSILIARIE DEL SAF:ROSA ANNIBALE, MARIA CENTAZZO,GABRIELLA FERRI,REGINA GAZZIOLA,TERESA MANDER,ROSINA MARCHIOLI,SANTINA SCAPAT.NELLA SPIRALE DELLA VIOLENZA SCATENATA DAI PARTIGIANI VENNERO FUCILATI SETTE PARTIGIANI NELLA RIVA CHE DA QUEL MOMENTO PRESE IL NOME RIVA SETTE MARTIRI.















martedì 24 luglio 2012

SPREAD SPRINT

23 lug 2012

Ci avevano detto che la pillola amara del governo Monti serviva per guarire un malato ormai vicino al tracollo. Che la cura a stretto giro di tempo avrebbe prodotto i suoi risultati. Oggi quel malato non solo non è migliorato, ma addirittura le sue condizioni sono peggiorate.
Da giorni lo spread, che ha determinato la caduta del governo Berlusconi, è tornato agli stessi livelli dello scorso inverno, quando l’allora premier fu costretto a lasciare a causa della speculazione dei mercati, diventata ormai insostenibile, dicevano.
E oggi? Non è insostenibile come lo era allora? E perché i professori della Bocconi non lasciano per manifesta incapacità? Ci hanno ingannato dicendo che tutto si sarebbe risolto, in realtà hanno solo operato per le banche, accanendosi sul popolo.
Hanno aumentato le tasse e messo in ginocchio l’economia di un Paese. Fanno finta di andare in Europa e fare la voce grossa, ma quello che esce è solo il belato di una pecorella. Se ne devono andare a casa, perché sono come quei medici che operano senza titolo.
Una cosa è fare lezioni dalle cattedre o fare i conti dietro lo sportello di una banca, un’altra è governare una nazione, un popolo.
Sono incapaci e il presidente della Repubblica ha il dovere – lo dico con tutto il rispetto possibile – di riservare a Monti lo stesso trattamento che usò con Berlusconi.
Ormai è dimostrato il loro fallimento, i fondi salva-stati sono una bufala, e nonostante il fiscal compact i mercati se ne fregano di tutto e tutti, e le borse bruciano miliardi di euro.
Non dobbiamo prendere appunti da chi sta mandando in malora una nazione, da chi sta sacrificando il futuro dei nostri figli per i conti delle banche. Questa non è l’Europa che avevamo in mente, e quindi a cosa serve? Restituite la parola ai cittadini. E’ l’ora di mettere in campo politiche sociali concrete a tutela del popolo, non delle banche e degli affari. Andatevene a casa: siete inutili, dannosi e inadeguati. Gli italiani non vi hanno votato, e non vi vuole più nessuno.

http://www.storace.it/

sabato 21 luglio 2012

PER L'EUROPA DEI POPOLI ,NO ALL'EUROPA DELLE BANCHE

UNA PRODUZIONE CAMERATA SEBA

giovedì 19 luglio 2012

L'Italia con la lacrimuccia




L'Italia con la lacrimuccia si riconosce ligia e conforme nei suoi eroi. In quelli che, in nome della legge, combatterono la Mafia e da essa vennero eliminati .Oggi è il ventesimo anniversario della strage in cui perì Borsellino con la scorta, eccidio che fece seguito di neanche due mesi a quello che era costato la vita a Falcone, alla moglie e agli agenti che li proteggevano.Passati venti anni, l'Italia con la lacrimuccia che si fa bella dei suoi eroi e che si crede ferma, vincente, libera dal male, o comunque libera da gran male, è retorica, pietistica e patetica.Ha deciso, quest'Italia da copertina, di ignorare che la Mafia da noi fa il bello e il cattivo tempo dal 1943, da quando cioè gli americani “liberatori” la rimisero in sella e le affidarono il controllo non della sola Sicilia ma di gran parte dei traffici italiani.Finge di non sapere, quest'Italia benpensante, che la Mafia fornì l'ossatura del sistema politico democratico e contribuì pesantemente a “ricostruire” l'Italia. Ovviamente come espressione geografica.Ha deciso di scordare, quest'Italia dalla facile retorica, che la Mafia su cui avremmo frattanto “trionfato” altro non è che il suo retaggio arcaico e refrattario, quello che, in collegamento oltre oceano con i Gotti e i Gambino, vent'anni fa aveva tentato di rifiutare quella “modernizzazione” che avrebbe poi visto passare le famiglie vincenti dal pizzo al franchising e all'internazionalizzazione finanziaria dei traffici più abietti.La Mafia di cui l'Italia retorica avrebbe “trionfato” dopo le stragi era quella che cercava di mantenere la centralità delle rotte tirreniche del narcotraffico nazionale e non voleva adeguarsi, in un guadagno di gran lunga maggiore ma spartito con mafie estremo-orientali, albanesi, mediorientali, americane e israeliane, all'attrazione nell'area adriatica e nella Via della Seta di nuovo giudicata strategicamente essenziale colà dove si puote quel che si vuole.Quest'Italia che sulle memorie delle macerie di vent'anni fa innalza la propria statua in un'autoreferenzialità vacua e beota finge poi di non accorgersi che i valori più spiccioli del malaffare mafioso sono oramai diffusi e comuni in tutti gli aspetti sociali, culturali, politici, di tutti i giorni.Dalla Mafia l'Italia che celebra i suoi trionfi ha infatti mutuato tutto. Anzi ha mutuato solo il peggio perché dell'onore, che, per quanto distorto, tanto posto trova nella retorica mafiosa, l'Italia di oggi non ha la più vaga percezione o rimembranza. E celebra. Mentre muore, mentre il governo d'occupazione la spoglia di tutto, mentre va alla deriva. L'Italia con la lacrimuccia dovrebbe riprendersi e allora sì che avrebbe da lacrimare, a singhiozzi.

tratto dalla pagina fb di G. Adinolfi.