martedì 23 ottobre 2012

La Corte di Conti mette ko i tenici:Tasse più alte per redditi molto bassi



Libero lo sostiene da sempre, ora arriva anche la conferma della Corte dei Conti. Gli interventi Irpef sono  “sfavorevoli per i contribuenti collocati nelle più basse classi di reddito complessivo: 20 milioni di soggetti, fino a 15 mila euro". Il presidente dei giudici contabili, Luigi Giampaolino, lo ha detto nel   corso dell’audizione sulla legge di stabilità nelle commissioni  Bilancio di Camera e Senato. Secondo la magistratura contabile il   taglio delle aliquote Irpef, che non tocca i 10 milioni di incapienti,  avrebbe “risultati limitati” anche per i restanti 10 milioni, mentre  l'aumento delle aliquote Iva inciderebbe in misura significativa”.
 La motivazione  Rispetto al 2013, la scelta "più Iva/meno Irpef",  ricorda Giampaolino, si basa su importi pressoché equivalenti (poco   più di 5,4 miliardi) “frutto, da un lato, della riduzione delle   prime due aliquote Irpef e della detassazione del salario di   produttività e, dall’altro, della riduzione di un solo punto delle   aliquote Iva rispetto alla legislazione vigente e dell’introduzione   della franchigia per spese detraibili e deducibili e del tetto alle   spese detraibili”.  Dovrebbe risultare invece positivo il saldo Irpef per i 15   milioni di contribuenti che, afferma Giampaolino, dichiarano un   reddito medio-basso (da 15.000 a 29.000 euro). Gli sgravi derivanti   dal taglio alle aliquote Irpef “dovrebbero essere in grado di   assorbire sia i nuovi limiti agli oneri deducibili e, soprattutto per   tale tipologia di contribuenti, agli oneri detraibili; sia il maggiore  carico fiscale determinato dall’aumento dell’Iva”
http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/1105238/La-Corte-di-Conti-mette-ko-i-tenici-----Tasse-piu-alte-per-redditi-molto-bassi.html

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