martedì 10 luglio 2012

OGGI IL PROCESSO AI MARO’: LIBERATELI!

10 lug 2012


A distanza di cinque mesi dall’arresto, è assordante il silenzio mediatico che avvolge i nostri due marò in India.
Oggi c’è un appuntamento importante, l’inizio del processo a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Una tappa di natura legale che segna l’inizio del percorso verso la sentenza che potrebbe finalmente riportare in Italia i nostri due militari, ingiustamente trattenuti a migliaia di chilometri dalla loro patria, contro le norme del diritto internazionali in tema militare.
Il clamore della vicenda e la conseguente vetrina mediatica che offriva appena esplosa, rappresentava un’occasione imperdibile a cui molti politici non hanno saputo rinunciare. Dimenticandosi poi in breve tempo di interessarsi della sorte dei due marò.
Noi non ci siamo fermati al momento in cui l’interesse sulla vicenda era alta e telegiornali e quotidiani ne parlavano; non ci siamo limitati a mobilitarci a favore di telecamera, ma abbiamo proseguito la nostra attività con sit-in davanti l’ambasciata indiana a Roma, con azioni simboliche in alcuni ristoranti di quel paese qui nella Capitale, abbiamo chiesto e ottenuto l’illuminazione del Colosseo con la scritta liberate i nostri marò. Con noi, a dire il vero, sono pochi i rappresentanti di altre forze politiche ad aver fatto altrettanto.
La nostra attività ha fatto il giro del mondo, e ne hanno parlato persino i media indiani.
Abbiamo chiesto, e continuiamo a farlo, che Girone e Latorre possano tornare in Italia perché è ingiusto quello che sta accadendo. Ma non c’è stato nessuno di coloro che avrebbero dovuto e potuto protestare, capace di far valere la posizione italiana.
Abbiamo accusato il governo Monti di colpevole inerzia e scarso peso politico nelle trattative internazionali. E un esponente dell’esecutivo si è addirittura risentito per le nostre critiche più che legittime. Tanto che a distanza di mesi, ormai, la situazione seppure migliorata rispetto all’inizio (e ci mancherebbe…) continua a destare comunque preoccupazione per la lentezza del suo procedere.
Siamo certi che i due militari italiani abbiano sentito la vicinanza di una nazione intera, che di loro non si è dimenticata e desidera che possano abbracciare presto le proprie famiglie.
A quella politica che invece si ricorda a intermittenza e per tornaconto della vicenda dei marò, diciamo di non strumentalizzare i valori in cui crediamo. La Patria e chi rappresenta il tricolore all’estero sono per noi un tesoro troppo importante per essere mortificato dagli interessi del momento.
Da La Destra si alza ancora il grido: liberate i nostri marò!

http://www.storace.it/

Nessun commento:

Posta un commento