mercoledì 21 novembre 2012

I malati di Sla: "Siamo disposti a morire!"



Protestano senza il respiratore di riserva, come aveva annunciato il presidente del "Comitato 16 Novembre", Salvatore Usala. Una battaglia per la vita, contro i grossi tagli del Governo Monti alle non autosufficienze

''Non molleremo''. Questo il messaggio di Salvatore Usala, malato di Sla e segretario del comitato 16 novembre. Usala, che e' costretto a usare un respiratore automatico e comunica attraverso una lavagna con delle lettere ha dichiarato di essere pronto a lasciarsi morire se i malati non otterranno risposte certe: ''Sono nove mesi che chiediamo risposte - ha sottolineato Mariangela Lamanna, vicesegretaria dell'associazione - Salvatore sale al ministero senza le batterie di riserva del respiratore. Chiediamo solo il rispetto della Costituzione, che garantisce il diritto alle cure''. E' in corso davanti alla sede del ministero dell'Economia a Roma la manifestazione di protesta dei malati di Sla e di altre patologie gravi contro i tagli ai fondi per l'assistenza. ''Sono in arrivo malati da tutta Italia - ha affermato Raffaele Pennacchio, del Consiglio direttivo del Comitato 16 Novembre che organizza la protesta - alcuni di loro hanno un respiratore la cui batteria durera' 5-6 ore e chiederanno che non vengano attaccate quelle di riserva. Sono pronti a lasciarsi morire''. I malati chiedono piu' fondi sopratutto per l'assistenza domiciliare: ''Se si finanzia l'assistenza in casa - sottolinea Pennacchio - lo Stato risparmia rispetto a quella nelle strutture. Vogliamo proposte concrete, ci hanno offerto un fondo di 200 milioni ma ne servono almeno il doppio''. Un comitato dei malati dovrebbe essere ricevuto dai rappresentanti del ministero dell'Economia e di quello della Salute.
 
 
E' in corso da stamattina alle 10.30, il presidio del Comitato 16 ovembre davanti al Ministero dell'Economia e delle Finanze. Non solo malati di Sla ma anche disabili sulla sedia a rotelle. Combattono contro i tagli del Governo alle assistenze per i non autosufficienti. Il presidente, Salvatore Usala, malato di Sla, ha dichiarato, indicando con lo sguardo le lettere dell'alfabeto su un tabellone: "Non molleremo". 

''Sono in arrivo malati da tutta Italia - ha affermato Raffaele Pennacchio, del Consiglio direttivo del Comitato 16 Novembre che organizza la protesta - alcuni di loro hanno un respiratore la cui batteria durera' 5-6 ore e chiederanno che non vengano attaccate quelle di riserva. Sono pronti a lasciarsi morire''. I malati chiedono piu' fondi sopratutto per l'assistenza domiciliare: ''Se si finanzia l'assistenza in casa - sottolinea Pennacchio - lo Stato risparmia rispetto a quella nelle strutture. Vogliamo proposte concrete, ci hanno offerto un fondo di 200 milioni ma ne servono almeno il doppio''. Un comitato dei malati dovrebbe essere ricevuto dai rappresentanti del ministero dell'Economia e di quello della Salute.
E'cominciato, intanto, l'incontro tra una delegazione di malati e il sottosegretario Gianfranco Polillo. Tra gli applausi delle decine di manifestanti sono stati ricevuti: Salvatore Usala, la vicepresidente Mariangela Lamanna, Luca Pulino, malato della provincia di Viterbo costretto a muoversi in barella e i loro familiari. All'incontro partecipa anche il senatore Ignazio Marino, presidente della commissione parlamentare sull'efficienza del Ssn.
''Sono nove mesi che chiediamo risposte - ha sottolineato Mariangela Lamanna, vicesegretaria dell'associazione - Salvatore sale al ministero senza le batterie di riserva del respiratore. Chiediamo solo il rispetto della Costituzione, che garantisce il diritto alle cure''. 
Carola Parisi

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