giovedì 8 novembre 2012

La Grande Democrazia ha votato. Poco, ma ha votato

Rimaniamo semplicemente ai numeri. Si consideri che solamente il 50% degli aventi diritto va a votare e di questa percentuale una metà scarsa sceglie quello che sarà formalmente presidente. In pratica una manciata di milioni di elettori in confronto al resto del mondo che risentirà di questa scelta sul piano della politica estera, della politica, della economica, dell’ambiente…Calcoli alla mano: su 200 milioni, 100 vota e di questi metà per l’uno e metà per l’altro. 50 milioni di elettori che eleggono un predidente che reggerà le sorti del mondo. Per ironia è come se l’Italia, con la sua popolazione, potesse governare il globo…

La Grande Democrazia ha votato. Poco, ma ha votato
Quattro rapidissime riflessioni sulla “più grande democrazia del mondo” e le “elezioni negli Usa”.
Su circa 310 milioni di abitanti, negli Usa – previa “registrazione” negli elenchi elettorali di ognuno dei 50 Stati esprimendo palesemente il sostegno a democratici, repubblicani o indipendenti (sic) – avrebbero diritto di voto circa 210 milioni.

Usiamo l’ “avrebbero” perché è praticamente impossibile contabilizzare, negli States – dove non esiste un’anagrafe elettorale – le liste dei senza diritto, dei sospesi, etc.
Nella realtà a votare materialmente – alle presidenziali – va meno del 55% degli aventi diritto. Oggi sapremo esattamente quanti. (Anche nelle grandi città è tanto se alle “amministrative” e “locali” coloro che si presentano alle urne superano il 10-15% degli aventi diritto al voto. Un sondaggio recente (fine ottobre) della Gallup ha già indicato in almeno 90 milioni gli statunitensi decisi a non votare. Ergo: nella più grande democrazia, i democratici latitano.
http://luniversalesocialismotricolore.wordpress.com/2012/11/07/la-grande-democrazia-ha-votato-poco-ma-ha-votato/

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