giovedì 25 aprile 2013

Giuseppe Solaro. I ribelli siamo noi (Aprile 1945)





I veri ribelli in sostanza siamo Noi. Noi globalmente chiamati Nazi-Fascisti. In realtà ci ribelliamo all’opinione universalmente diffusa di essere ormai boccheggianti e prossimi alla fine o come scrive il “Grido di Spartaco” da dodici mesi senza mutare un rigo, di essere la belva agli ultimi rantoli. Ci ribelliamo ogni momento anche al cosiddetto buon senso comune che in quel determinato momento coglie circostanza a noi avverse.
Come pensare, dice l’uomo di strada, che tedeschi, nipponici e italiani possano resistere all’America, indisturbata nelle sue fonti di produzione bellica alimentate da esuberanti dotazioni di materie prime, a un’Inghilterra seminatrice di doviziose armate d’ogni colore attinte alle immense colonie, a una Russia formidabile di uomini e di ordigni di guerra, a tre potenze di tutte munite, padrone di tre quarti del mondo, credute persino nel loro programma di liberazione.
Nondimeno ci ribelliamo ai colpi avversi della sorte, alla fortuna, all’incredulità degli altri nella nostra certezza e sulla nostra fede.
Ci ribelliamo alle prospettive di tremende punizioni che ci attenderebbero a breve scadenza.
Ci ribelliamo pure all’antipatia e al vuoto che ci crea intorno una turba di vigliacchi timorosi persino di riconoscere almeno il nostro valore con una parola o un sorriso, perchè questo potrebbe pesare all’arrivo degli anglo-americani.
Noi siamo i veri ribelli.
Per gli altri è facile farsi chiamare ribelli quando si crede di avere la vittoria in pugno, quando si crede di avere eserciti amici a pochi giorni di marcia. E’ piacevole farsi chiamare ribelli quando si è circondati dalle premure di tanti pavidi che intendono crearsi benemerenze verso il cavallo vincente.
I veri ribelli siamo noi.
Ribelli contro un mondo vecchio di egoisti, privilegiati, conservatori, capitalisti oppressori, di falliti sistemi, di falsi e bugiardi.
Ribelli contro un mondo di ingiustizia.
Ribelli in nome della santa causa, di una giusta società e ordinata, di rispetto del lavoro e della dignità nazionale, di amor di Patria e del senso familiare.
Giuseppe Solaro (Delegato del Partito Fascista Repubblicano Piemontese)
Torino, Aprile 1945

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