martedì 5 giugno 2012


LA CORDA AL COLLO

4 giu 2012
Non lo vogliono capire. Fingono. Mentono. Scappano.
Gli euromalati non si capacitano che l’Italia non sopporta più i loro deliri, gli inchini permanenti ad un fallimento chiamato Europa. Abbiamo marciato da giovani per l’Europa nazione, da grandi pretendono di farci marcire con l’Europa imbalsamata da una moneta che odiamo.
Peggio ancora saranno i prossimi anni, se oseranno ratificare il fiscal compact senza chiedere il permesso ai popoli. Il fiscal compact e’ il patto fiscale sottoscritto dai governanti europei – a partire dal compiacente herr Mario Monti – che strangolerà le nazioni in difficoltà con leggi finanziarie approvate senza fiatare dai parlamenti, su ordine della Banca centrale europea. La Grecia di oggi sara’ un paradiso per l’Italia di domani se questi signori non si placano.
Un giovane su tre e’ disoccupato; al sud una giovane donna su due non ha lavoro e questi sciagurati pensano solo al debito fregandosene della crescita.
Sabato, a Napoli, La Destra proporrà di dire basta. Togliamoci la corda dal collo, pretendiamo un referendum dal Parlamento perché siano i cittadini a dire si’ o no al trattato chiamato fiscal compact. in Irlanda i si’ hanno prevalso di pochissimo, ma sono stati poco piu’ di novecentocinquantamila su tre milioni di elettori, di cui la meta’ hanno disertato le urne. Ma almeno hanno potuto dire la loro.
In Germania, persino in Germania, e’ obbligatoria una ratifica parlamentare col voto dei due terzi dei deputati, per condividere con l’opposizione le scelte piu’ strategiche. Da noi l’opposizione e’ nella società, nel palazzo e’ striminzita e governa chi ha solo seggi senza voti.
Se non ci fate votare ora per un referendum sarete costretti a farlo fra un anno, alle politiche. Sara’ tardi per un referendum. Voteremo direttamente per mollare gli eurocrati e i loro servi sciocchi che albergano in questo nostro Paese che stanno riducendo alla fame.
http://www.storace.it/

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