martedì 26 giugno 2012

Rifugiati per motivi umanitari gestivano
un traffico di droga con l'Olanda

Ogni mese piazzavano un chilo di cocaina ed eroina, traditi
dal tenore di vita elevato e dagli abiti firmati: 14 arresti

Sequestro di cocaina ed eroina (archivio)PADOVA - Blitz antidroga della guardia di finanza di Padova con l'operazione denominata "One dollar" che ha portato complessivamente al sequestro di oltre due chili di stupefacenti, tra cocaina ed eroina, destinati alla piazza padovana. Le fiamme gialle hanno arrestato negli ultimi giorni 14 persone, altre 4 sono state denunciate per possesso di droga a fini di spaccio.

A capo dell'organizzazione smantellata c'era un sodalizio tra nigeriani e nordafricani che avevano deciso di "mettersi in proprio" avviando contatti con alcuni fornitori direttamente in Olanda. In questo modo riuscivano a far arrivare a Padova fino a un chilo di cocaina purissima ogni mese attraverso insospettabili corrieri tutti provenienti dall'Est Europa.

Fatale per gli spacciatori è stato uno stile di vita ostentatamente ricco, che strideva con il loro status di rifugiati in Italia per motivi umanitari. Insospettiti da un progressivo arricchimento di persone in teoria senza reddito, i finanzieri hanno avviato le indagini accertando tra l'altro l'investimento di ingenti somme, di provenienza illecita, in oggetti preziosi e gioielli, tramite dei "Compro-oro" o barattando lo stupefacente con i gioielli appartenenti alle famiglie dei clienti. Per l'abbigliamento firmato i componenti della banda facevano riferimento a note boutique.

Nel corso dell'intera operazione i militari hanno sequestrato, oltre allo stupefacente, denaro in contante e diverse armi con relative munizioni utilizzate come mezzo di persuasione per ottenere i pagamenti dagli acquirenti.

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