lunedì 19 marzo 2012

SAREBBE ORA

Proposta: Ritirare la patente a chi fuma o ha fumato “cannabis”


Il capo del dipartimento antidroga che fa riferimento alla presidenza del Consiglio, Giovanni Serpelloni, è convinto che usare la cannabis danneggi in modo permanente il cervello. Per combattere questo potenziale pericolo quindi sarebbe opportuno ritirare la patente di guida a chi fuma o ha fumato l’erba, a prescindere dallo stato nel quale si trova al momento in cui guida.
L’intenzione di Serpelloni è quindi quella di punire con il ritiro della patente qualsiasi persona che risulti positivo all’utilizzo della cannabis, presente o passata.
La notizia è stata riporta dal sito della Aduc, che riferisce delle dichiarazioni di Serpelloni rilasciate durante un convegno con un’associazione americana dal profilo fortemente proibizionista.
L’uso abituale della cannabis nei giovani tra i 15 e i 21 anni ha effetti anche a lungo termine sul cervello, modificandone stabilmente il “modellamento cognitivo e simbolico”. E’ quanto ha reso noto, durante il seminario tra esperti e autorità italiane e statunitensi promosso dal dipartimento Antidroga della presidenza del Consiglio, la ricercatrice americana Merelyn Huestis. Oltre all’effetto “classico” a breve termine, l’uso abituale di Thc creerebbe secondo diversi test sia tossicologici sia psicologici un’alterazione strutturale dell’encefalo, come difficoltà di memorizzazione e apprendimento, di coordinamento motorio, di percezione della realtà, calo di motivazione nell’affrontare i problemi.
“Ciò porterà anche ad effetti pratici sulla vita quotidiana, avverte Serpelloni: solo cambiando il tipo di analisi sui consumatori di cannabis, da quelle del sangue a quelle delle urine, si potrà verificare l’abitualità dell’assunzione e dunque un sanzionamento in caso di guida anche fuori dal primo effetto a breve termine. “Noi proporremo – afferma il capo del dipartimento – di riconsiderare il tipo di esame per il ritiro della patente”.
Non si è fatta attendere la protesta dei Radicali: “Il capo del Dipartimento Politiche Antidroga, Giovanni Serpelloni ‘ha annunciato di voler cambiare il tipo di analisi sui consumatori di cannabis, fermati dalle forze dell’ordine alla guida di veicoli, per verificare l’abitualità dell’assunzione e dunque un sanzionamento in caso di guida anche fuori dal primo effetto a breve termine”. Lo affermano in una nota Marco Perduca, senatore radicale, e Giulio Manfredi, della direzione dei Radicali Italia. “In parole povere – sottolineano – Serpelloni vuole punire indiscriminatamente con il ritiro della patente chi fuma cannabis e non gia’, come e’ giusto, chi guida in stato alterato, mettendo in pericolo la sicurezza sua e di terzi. Sarebbe come se Serpelloni volesse punire tutti coloro che bevono alcolici e non solo quelli positivi all’etilometro”.

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