mercoledì 26 settembre 2012

Fiorito in pensione a 50 anni con 4mila
euro al mese Dall'inchiesta spunta che
gli pagavamo pure il mutuo della villa

E dalle carte dell'inchiesta spunta che con i soldi della Regione ha pagato anche il mutuo della sua villa






A differenza dei parlamentari, ai consiglieri regionali del Lazio basta un giorno di consiliatura per assicurarsi la pensione. O meglio una superpensione. Grazie a una legge del 1995 approvata dalla Pisana tutti gli eletti dell'assise più "scandalosa" d'Italia si sono assicurati una vecchiaia da nababbi. E così Batman-Fiorito tra nove anni, quando festeggerà il mezzo secolo, riceverà come regalo da tutti noi contribuenti qualcosa come 4mila euro al mese.
I calcoli li ha fatti il radicale Giuseppe Rossodivivo insieme a Rocco Berardo della Lista Bonino-Pannella. La legge, spiegano al Giornale, prevede "come base di calcolo l'80% dell'indennità parlamentare (5.200 euro netti) più il 100% della diaria (altri 3.500). Il vitalizio si ottiene poi a seconda degli anni di consiliatura. Per chi ha fatto il minimo, cioè 5 anni, siamo al 35% della base, quindi si aggira sui 3 mila euro al mese. Ma Franco Fiorito ha già fatto la precede legislatura, quindi gli spetta il 40% (quindi circa 4mila euro al mese). Il diritto matura a 55 anni di età, ma rinunciando a una piccola percentuale si può anticipare a 50 anni. Chi invece non è riuscito a finire la consiliatura può pargarsi i due anni e mezzo di contributi mancanti e il vitalizio è fatto.
Fiorito, però non si accontenta della pensione a spese nostre. Con i 40-50 mila di euro che portava a casa, scrive Repubblica, ogni mese pagava il mutuo della villa a San Felice Circeo (pagata 800 mila di euro di cui 200 mila in nero).
Questi sulla carta dovrebbero essere gli ultimi consilieri miracolati. Dovrebbero. La legge del 2011 che taglia i vitalizi dovrebbe riguardare i prossimi eletti, ma ancora non è stata fatta, denunciano i radicali dal Giornale, una legge sostitutiva e difficilmente si farà. Quindi l'unica legge in vigore sui vitalizi è quella del 1993, così come quella per i contributi sui finanziamenti ai gruppi.

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