domenica 9 settembre 2012

la "rendita dell'otto settembre" all'Italia

 
 
 
L'Otto settembre è stata l'apoteosi dei vigliacchi, l'inizio d'un periodo di declino per la Nazione Italiana, ma anche la "giustificazione" per la realpolitik di servi e complici di Stati stranieri e non importa se Alleati o meno. L'antico motto tutto italiota: "O con la Franza o con la Spagna purché se magna" ha trovato la sua giustificazione storica e politica nella consegna ai legittimi vincitori del conflitto del "Protettorato" Italiano agli Americani e ai suoi fedeli mastini della repubblica di Germania. I risultati da subito si sono visti, gli "uomini migliori" per dignità e carattere hanno subito senza dire nulla, il ritorno della Mafia in Sicilia voluto dagli Americani, sempre gli stessi "migliori", chi per pura vigliaccheria, chi per odio verso l'Italia ha accettato di buon grado di nascondere alla Storia e alla cultura il massacro della Foibe e l'esodo degli Istriani, dai Giuliani e dei dalmati; sempre in ossequio da schiavo alla politica dei vincitori, che questa volta riguardava il buon Tito, l'uomo dei massacri. 
Di fatto gli alleati d'Italia hanno usato tranquillamente il nostro territorio per "giocare alla guerra" (vedi casi di Ustica e l'aereo che urtò la cabinovia in Trentino) o imporci la loro volontà giudiziaria rispetto a casi che riguardavano l'Italia. Famoso il caso "Sigonella" dove l'allora Presidente del consiglio Craxi giustamente mandò i militari Italiani (Carabinieri) a ricordare ai militari Americani che la Sovranità su Sigonella era Italiana e non Americana. Questi aspetti riguardano gli accordi e le alleanza tra gli stati (non giudicabili dal popolo per la nostra Costituzione) e confermano che la nostra classe politica si è comportata in ossequio al manuale del perfetto ed obbediente "protettorato" retto da chi svende la propria dignità di Stato Sovrano prima di quella di alleato.

Se nell'ambito dei rapporti Internazionali abbiamo ondivaghe linee, pur di "ricevere" qualche sorriso da tutte le parti, nella società civile i risultati sono stati veramente degni di una fogna a cielo aperto.

La furbizia è diventata il metro della vita in ogni aspetto sociale, il disprezzo della parola data si è manifestato con leggi e regolamenti che mirano appositamente alla confusione dei rapporti sociali ed  economici, la vittima è diventata carnefice, il dimostrante assassino (vedi caso Giuliani), vittima con tanto di Sala in Senato a lui dedicata. La lode alla verità dei potenti poi ha creato dei tabù incredibili in politica quanto nella giustizia: il colpevole deve essere colui che è indicato dall'apparato politico mediatico del momento. Eh si, anche i giornalisti (quasi tutti) brillano per mancanza di coraggio e difendono l'ultimo art. non scritto della Costituzione "Tengo famiglia".
Nei rapporti economici tra aziende e dipendenti per proteggere i fannulloni hanno umiliato la meritocrazia, cosicche' il lavoro non è retribuito secondo i giusti canoni del lavoro stesso, bensì con la mentalità del tutti uguali e addosso a chi lavoro meglio e di più. Molte cose in Italia sono fatte solo per accontentare l'immagine (non la sostanza) la logica del "tengo famiglia" e del non sono fatti miei, quando si perla di cose pubbliche, ha rovinato tutto in primis la politica. In politica hanno trovato rifugio la peggior specie degli Italiani, uomini che pensano solo al proprio portafoglio, che non rinunciano a nulla dei loro privilegi, che non sanno tra l'altro fare proprio nulla ..... se non male. Si, si torna da dove ero partito: la "vittoria" dei Badoglio, dei Masaniello e dei furbi di ogni ordine e grado ha sconfitto i politici di un tempo, politici che nelle loro rispettive bandiere erano disposti a pagare e dare la vita per il loro ideale al di là di quello che fosse. Con l'otto settembre l'essenza del "Con la Franza o con la Spagna purché se magna" è "diventata legge non scritta e ha colpito indifferentemente tutta Italia pubblica o privata. Poche le sacche di dignità e fierezza, queste sacche sono ora "democraticamente represse da leggi elettorali che premiano i ruffiani e i leccaculo di coalizione o di partito. Ho conosciuto uomini del mio partito che mi hanno insegnato il Rispetto, la Dignità e l'Onore, valori che questa Società ha disprezzato e non voluto. Al di delle paranoie dei leghisti la nostra società non è divisa geograficamente, ma per categorie produttive o mentali.  Hanno diviso un popolo in "caste" mentali e sindacali, in categorie privilegiate e "schiavi legalizzati" al nord come al sud, dipende tutto dagli "amici" o dai privilegi che hai. Se ami la libertà e il sacrificio che tu sia imprenditore o lavoratore, politico onesto o amministratore serio, la tua strada è veramente difficile e questo ovviamente non significa che non vale la pena di percorrerla.
Nello Alessio

http://alessionello.blogspot.it/2012/09/la-rendita-dellotto-settembre-allitalia.html?spref=tw

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