mercoledì 8 febbraio 2012

8 Febbraio 1969 – In ricordo di Ezio Maria Gray



Nacque a Novara il 9 ottobre del 1885 e si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università di Torino, senza però raggiungere la laurea, quando iniziò a scrivere su “La Riforma”, periodico dell’Associazione Democratica della Provincia di Novara, poi su “Il Corriere di Novara” e infine su “L’Avanti della Domenica”. Fu volontario nella Guerra di Libia dal 1911 al 1912 come Ufficiale di Fanteria e nello stesso tempo come giornalista e osservatorio politico. Rientrato in Italia, nel dicembre 1912, sposò la scrittrice Ubertis Teresa, in arte Terésah.
Con il grado di Capitano, fu ancora volontario nella Prima Guerra Mondiale, e al fronte, si meritò una Medaglia d’Argento ed una di Bronzo al Valor Militare. Dagli appunti presi in trincea scrisse il libro “Con le fanterie sarde. Giornate sull’altipiano e sul Piave”. Politicamente costituzionale, con la fine della Grande Guerra, si orientò verso il Partito Nazionalista di Enrico Corradini, e nel 1919 fu eletto Deputato al Parlamento, per accostarsi successivamente ai fascisti torinesi. Pur non essendo ancora iscritto al Partito Nazionale Fascista, partecipò alla Marcia su Roma del 28 ottobre 1922, e fu il primo ad abbracciare Benito Mussolini al suo arrivo nella Capitale, prima che si presentasse davanti al Re Vittorio Emanuele III per ricevere l’incarico di formare il nuovo governo. Membro del Direttorio Nazionale del Partito nel 1924 e del Gran Consiglio del Fascismo, deplorò l’uccisione di Giacomo Matteotti.
A Novara fu Presidente della Società Storica Novarese dal 1929 al 1945, e Presidente della Biblioteca Civica e Negroni, alla quale, nel 1934, donò una notevole quantità di libri. Divenne Luogotenente, Generale di Divisione, della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, Vice Presidente delle Corporazioni delle Professioni e delle Arti, Presidente dell’Istituto Luce, Alto Commissario alla CIT, Vice Presidente della Camera nel 1941, Commentatore Ufficiale politico e sodale delle “Cronache del Regime” dai microfoni dell’EIAR, Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche , e poi, nel 1941, Vice Presidente della Camera dei Fasci e delle Corporazioni.  Nel 1940 l’Università di Ferrara assegnò a Ezio Maria Gray la laurea ad honorem in Giurisprudenza. All’estero, soprattutto in Grecia, Spagna, Romania, Ungheria e Tunisia, tenne cicli di conferenze sull’ordinamento corporativo, svolgendo, per conto di Benito Mussolini, missioni di fiducia ed incarichi segretissimi. Nel 1943 aderì alla Repubblica Sociale Italiana impegnandosi nella stampa e propaganda sia come Direttore della Gazzetta del Popolo sia come Presidente l’Ente radiofonico.
Il 27 aprile del 1945 si presentò spontaneamente alle autorità della Prefettura di Como. Messo in carcere, fu processato nell’ottobre dello stesso anno e condannato a venti anni di detenzione. Nel 1946 fu liberato grazie all’Amnistia di Togliatti e aderì al Movimento Sociale Italiano di Giorgio Almirante. Fu poi Consigliere Comunale di Novara e di Roma. Nell’ottobre del 1949 fondò il settimanale “ Il Nazionale”, giornale indipendente di politica e cultura”, che durò fino alla sua morte avvenuta a Roma l’8 febbraio del 1969. Nel 1953 fu eletto Deputato alla Camera, fino al 1958, e nel 1963 divenne Senatore della Repubblica. Infine fu Vice Segretario Nazionale del Movimento Sociale Italiano.

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