mercoledì 22 febbraio 2012

ALEMANNO, NON MORTIFICARE IL NOME DI ALMIRANTE

22 feb 2012
Oggi i giornali riportano tratti della lunga lettera che Giuliana de Medici, figlia di donna Assunta e Giorgio Almirante, ha rivolto al sindaco Alemanno e agli “ex colonnelli” di An dal titolo significativo “Perché soffrono tutti del complesso di Edipo?” indugiando in particolar modo sulla questione del mancato assessorato da parte del sindaco.
Mai, da uomo di destra, mi sarei immaginato di dover leggere parole così forti, e assolutamente condivisibili, da una delle esponenti della famiglia che ha fatto la nostra storia.  E’ sconfortante, eppure accade quando in molti per strappare un applauso a una comunità citano passi di Giorgio Almirante, ma se hanno la possibilità di rendergli i giusti omaggi non hanno alcuna remora a tenersene alla larga.
E’ quello che succede col sindaco Alemanno, che prima promette una strada col nome del padre della destra italiana, e in quattro anni non è stato capace di intitolarla; prima ci chiama per allargare la maggioranza, e poi si tira indietro all’ultimo momento. Questo è successo anche con Giuliana de Medici, che però è persona integerrima e pulita, e non ci sta a subire gli affronti in silenzio.
Nella lunga lettera si indigna, e noi proviamo lo stesso sentimento, perché il sindaco Alemanno dopo averci chiamato per stringere un’alleanza in questo ultimo anno di mandato che gli rimane, voleva da noi il nome di una donna per un assessorato della sua giunta, in discussione per il caso delle quote rosa. Dopo mesi di discussioni, gli abbiamo dato il nome di Giuliana de Medici. La sua integrità morale, le capacità umane e professionali, e la storia della sua famiglia non potevano che giocare a suo favore. Invece no, proprio la sua parentela sembra essere lo scoglio maggiore per un sindaco che ormai di destra ha solo un passato sbiadito. Non certo il presente, né tantomeno il futuro diciamo noi, se sceglie come portavoce Ester Mieli, professionista sì, ma proveniente dalla sinistra, ed eletta al comitato centrale del Pd come abbiamo mostrato ieri in un video che la riprende nel suo intervento alla costituente del partito democratico.
Alemanno si vergogna di Almirante, e in questo modo offende un’intera comunità, la sua storia e chi per quelle idee ha perso la propria vita. E lo fa nel peggiore dei modi. Dice Giuliana: “Mi ha chiamato un’ora prima della conferenza stampa in cui è stata annunciata la nomina del nuovo assessore al patrimonio”.  E soprattutto: “Ha tentato di spiegarmi le ragioni di questa decisione e di fronte alle mie proteste circa la discriminazione che si sta attuando nel Comune di Roma nei confronti di Almirante mi ha detto di voler dimostrare la sua assoluta buona fede proponendomi un posto in un consiglio di amministrazione di una municipalizzata. Forse il Sindaco pensa che si tratti di questione di poltrone. In casa Almirante non si è mai parlato in questi termini e di poltrone comode non ne abbiamo mai avute né ci siamo venduti per averle”.
Parole che fanno venire i brividi a chi crede nella destra, e ci rendono orgogliosi della famiglia Almirante.
E sabato 3 marzo un intero popolo che sfilerà sotto il Campidoglio urlerà il proprio orgoglio al sindaco Alemanno.  Che come ha fatto ieri, si ritirerà nel suo imbarazzante silenzio.
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