lunedì 2 gennaio 2012

Il discorso di Napolitano? Seguito solo dal 16% degli italiani


Io faccio parte di quel 83,4% di italiani che non lo ha ascoltato, che non ha voluto assistere a questa ennesima presa in giro al popolo italiano. Fortunatamente come me l’hanno pensata la maggioranza degli italiani.  È facile parlare di 60% di share (che già di per se, essendo un discorso a reti unificate, si può definire un flop), ma quanti sono davvero gli italiani che hanno acceso la tv per vedere il Presidente Napolitano?
Entriamo nel dettaglio.
Questi sono i dati rete per rete dei telespettatori che hanno seguito il discorso di fine anno
RAI1 4.834.000 spettatori
RAI2 862.000 spettatori
RAI3 1.047.000 spettatori
CANALE5 2.174.000 spettatori
LA7 1.121.000 spettatori
Totale  10.038.000 spettatori
Ora veniamo agli italiani che, secondo i dati Istat, sono 60.340.328. La proporzione è molto semplice, solamente il 16,6% degli italiani si è rovinato l’ultimo dell’anno ascoltando il Presidente della Repubblica.
Se poi vogliamo essere buoni ed andare un po’ incontro a Napolitano possiamo togliere dal numero dei cittadini italiani i bambini sotto i 10 anni che sono, sempre secondo l’Istat, 5.678.943. Ma anche così facendo la percentuale non supera il 18,3 degli italiani. Quindi? Quindi il tam tam sul web ha funzionato. I cittadini per protesta hanno boicottato il discorso di fine anno, ma nessuno ne parla, tutti continuano ad osannare un 60% di share che non significa nulla. Non potete continuare ad ignorare il nostro disagio e questa protesta Presidente Napolitano era rivolta direttamente a lei. Non ci rappresenta più, se ne faccia una ragione.

AGGIORNAMENTO:
Non sarà sfuggito che Tg La7, Sole 24Ore ed Ansa hanno parlato di “Ascolti record” e 13 milioni di telespettatori per il discorso di fine anno del Capo dello Stato. Addirittura il Tg de La7 ha aperto con “Boom di ascolti per Napolitano, e non poteva essere altrimenti”.
Come si arriva ad una tale discrepanza di notizie? Molto semplice. Ai dati auditel che rilevano un deludente risultato di 10 milioni di spettatori (li abbiamo pubblicati nella tabella sottostante, basta fare la somma), sono stati aggiunti 2.057.000 di ascolti su “altre emittenti” (leggasi digitali terrestri satellitari) non monitorati singolarmente e solo attraverso internet. Dati quindi tutt’altro che scientifici, del tutto empirici e non fondati su alcun criterio credibile.
Succede però che, caso strano, con quei 2.057.000 in più di ascolti sia La7 che Sole24Ore ed Ansa hanno potuto sostenere che è stata superata la quota di 13 milioni. Proprio ciò che serviva per dire che c’è stato un lieve miglioramento (ribadiamolo: LIEVE) rispetto allo scorso anno (poco meno di 13 milioni di spettatori).
Se a questo si aggiunge il titolone ad effetto: BOOM DI ASCOLTI (ma per quale motivo? Solo per un lieve miglioramento?), il gioco della disinformazione è fatto.
Dimenticandosi, ovviamente, di dire che anche l’anno scorso (60,2% di share) il dato era stato deludente, e che proprio sullo share c’è un trend negativo: ancora 8-10 anni fa i discorsi presidenziali di fine anno ottenevano il 70-80% di share, negli ultimi due anni Napolitano si è fermato al 60%.
E quei 10 milioni rilevati dall’auditel sono stati troppo pochi, la stampa di regime si è affrettata ad “aggiustare” la notizia.
Fateci caso: era mai accaduto che i Tg si preoccupassero di riportare la notizia su un discorso presidenziale che ha avuto un successo di ascolti? No, mai. Quest’anno, però, visto il tam tam su internet e gli appelli al boicottaggio, serviva riportare tale notizia.
Ecco perché i titoloni del Sole24Ore e de La7, del tutto fasulli e servili, rappresentano per noi una vittoria.



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