venerdì 9 dicembre 2011



Per restare in tema di rispetto del popolo, dopo i nostri legittimi dubbi sulla revisione dei trattati europei, dopo la nostra indignazione per un governo che va contro il popolo, toccando pensioni, ici, Iva e accise della benzina ora si consuma l’ennesima beffa a danni degli italiani. Parlo del bene pubblico per eccellenza: l’acqua.
Pochi mesi fa ci schierammo apertamente nel referendum popolare per evitarne la privatizzazione. I cittadini italiani scelsero, come noi, di mantenere pubblica l’acqua. Ebbene oggi scopriamo della soppressione dell’Agenzia per la vigilanza e regolazione sui servizi idrici. Ne segue l’accorpamento dell’acqua nell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, come previsto dall’art 21 del decreto legge “salva
Italia”. Questo governo continua ad andare contro gli italiani in maniera truffaldina: dice di non aumentare l’Irpef, e aumenta le aliquote regionali, così quella tassa la pagano ricchi e povera gente.
Nello specifico, in questo decreto Salva italia (e affossa-italiani) al comma 19 si legge:
“Con riguardo all’Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua, in deroga a quanto previsto dall’allegato A, sono trasferite all’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas le funzioni attinenti alla regolazione e alla vigilanza della tariffa relativa ai servizi idrici, individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, da
adottare entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto. La Commissione Nazionale per la Vigilanza sulle Risorse idriche e’ soppressa. ”
Per precisione, è doveroso dire che dopo la riforma del titolo V della Costituzione nel 2001 l’acqua non è paragonata a energia elettrica o gas soggetti ad adeguamenti sulla base di chiare norme dell’UE. Qui vige una riserva di legge regionale che garantisce sulla concorrenza, sostenuta anche dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale.
In sostanza accomunare le tariffe di gas, luce e acqua dove le prime sono tra le più alte d’Europa lascia non pochi dubbi su un aumento anche di questo bene! Senza contare l’incertezza di chi da anni lavora con competenza su questo settore al ministero dell’Ambiente.
Ora, Monti ci dica se per salvare l’Euro e le sue banche dovremo pagare anche alle fontanelle o almeno sull’acqua si rispetterà ciò che ha deciso il popolo quando lui ancora Palazzo Chigi non lo frequentava da Premier.
http://www.storace.it/

Nessun commento:

Posta un commento