sabato 19 novembre 2011

LA RINNEGATA
CARLA BRUNI: MEGLIO ESSERE FRANCESI
 

PARIGI - Carla Bruni all'attacco: la "gioia immensa" per la vittoria di Obama, la felicità di "essere diventata francese" vista la battuta di Berlusconi sul presidente Usa "abbronzato", la voglia di veder cambiare il potere. La 'premiere dame' parla schietto, ama "la gente delle banlieue" e non quel potere che ha sempre la stessa faccia, "uomini bianchi e piuttosto anziani". E suo marito? Beh, "non é Obama, però...".

SE NON AMI L ITALIA NON TORNARCI MAI PIU NON NE SEI DEGNA!!!!!!
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ERA ORA!!!!!!!

“Essere fascisti, finalmente, non è più reato” La corte ha deciso!

partito-fascista.jpgChiuso il caso Castagna. Archiviazione per l’apologia di fascismo
Dichiararsi fascisti non è reato. Si è chiusa così, con l’archiviazione per , la vicenda giudiziaria di Alberto Castagna, esponente di spicco dell’estrema destra isernina, indagato per apolgia di fascismo. Una storia che ha avuto inizio nel maggio 2007 quando, dalla lettura di un sito internet di proprietà di Castagna, scoppiò addirittura un caso nazionale, per un presunto caso di apologia del fascismo, con alcune interrogazioni parlamentari presentate da deputati ex-comunisti (da quale pulpito, ndr). La questione è finita sul tavolo del Pm Mattei, il quale però, a conclusione delle indagini, ha chiesto l’archiviazione. , scrive il Sostituto procuratore della Repubblica. Nei giorni scorsi il Gip Laura Scarlatelli ha accolto la richiesta della Procura disponendo l’archiviazione del caso. Alberto Castagna, dunque, non ha inteso perseguire finalità antidemocratiche, non ha esaltato l’uso della violenza quale metodo di lotta politica, non ha propugnato la soppressione delle libertà garantite, non ha denigrato la democrazia e le sue istituzioni o svolto propaganda razzista, tutte ipotesi di reato punite dalla legge 645 del 1952. Alberto Castagna, fondando il cosiddetto ‘Partito fascista repubblicano’, ha ripudiato tutte le forme di violenza, scrive la dottoressa Scarlatelli, . La Cassazione ha precisato che . . , dichiara, soddisfatto, Alberto Castagna.

Francesco Bottone
http://www.nuovomolise.net/e_view.as…=1&C=3&G=9&M=4
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venerdì, 07 novembre 2008

LA SOLITA FARSA TRA LE CALLI DI VENEZIA
DD643_veneziaLa fuga tra le calli, poi quando è stato raggiunto dalla polizia, la reazione a pugni e calci. Così uno dei tanti vu' cumprà è riuscito a sfuggire alle forze dell'ordine. Ad avere la peggio un agente delle volanti lagunari: 6 giorni di prognosi per un brutta ferita all'arco sopraciliare. É accaduto l'altro giorno, nel corso di un normale controllo nei pressi della stazione. La segnalazione era arrivata da un cittadino che, attorno alle 14.30, aveva telefonato al 113 per segnalare la presenza dei soliti venditori ambulanti sul ponte degli Scalzi. Nel giro di pochi minuti la volante lagunare si era portata sul posto, ma gli ambulanti si erano dileguati ancora prima che i poliziotti scendessero a terra. A quel punto un paio di agenti aveva deciso di fare un giro a piedi per i dintorni, alla ricerca degli abusivi volatilizzatisi. E all'altezza del ponte di rio Marin aveva individuato una coppia di individui sospetti. Alla richiesta di documenti, uno dei due si era dato alla fuga. L'agente lo aveva trattenuto e, per tutta risposta, era stato aggredito a calci e pugni. Dell'esito dell'aggressione si è già detto: il poliziotto era stato ferito al volto, mentre l'aggressore si era dileguato tra le calli. Quando al secondo individuo sospetto, condotto in Questura, era stato identificato per tale Ndiaye Alassane, cittadino senegalese di 29 anni, senza permesso di soggiorno. A suo carico era risultato già esserci un'intimazione del questore a lasciare il territorio nazionale in quanto clandestino e per questo era stato arrestato per violazione della legge Bossi-Fini.
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mercoledì, 05 novembre 2008

I CAMERATI NON DIMENTICANO
presente
CAMERATA EMANUELE ZILLI:PRESENTE!!!!
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vile aggressione alla conferenza programmatica di forza nuova in campania

Ieri 04/11/2008  si è svolta la conferenza programmatica regionale di Forza Nuova,sono intervenuti i responsabili provinciali e cittadini di Forza Nuova in Campania.Presente anche l'emittente televisiva Metropolis TV (che trasmetterà l'evento venerdi 07/11/2008 alle 22:00 sul canale 902 di Sky)Si è discusso delle strategie è iniziative comuni che Forza Nuova terrà prossimamente in Campania.
enzo 014
enzo 012Purtroppo la riunione si e interrotta bruscamente per un bruttissimo episodio di violenza a causa di ignoti,l'addetto stampa di Forza Nuova Napoli Stravolo Vincenzo  spiega:mentre eravamo impegnati nella riunione,dalla strada si è udito il grido"Forza Nuova bastardi......"e subito dopo nella stanza dove eravamo riuniti e arrivato un fumogeno!!!Neanche il tempo di affacciarsi dalla finestra per vedere chi era stato,che chi ha compiuto questo gesto ignobile si è dato subito alla fuga commenta il responsabile  di Forza Nuova Napoli Marco Macri'.Il Segretario provinciale di Avellino Michele Giliberti invece dice:se al posto del fumogeno lanciavano una bomba carta poteva essere una strage,vista la nutrita presenza di persone presenti in sala.
Ecco la foto del fumogeno dopo che è stato spento:enzo 017

 
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martedì, 04 novembre 2008

4 NOVEMBRE 1918:VITTORIA!!!!!
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Il Piave  mormorava
calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il 24 maggio:
l’esercito marciava
per raggiunger la frontiera
e far contro il nemico  una barriera....
Muti passaron quella notte i fanti
tacere bisognava e andare avanti!
S’udiva intanto dalle amate sponde,
sommesso e lieve il tripudiar  dell’onde
Era un presagio  dolce e lusinghiero
il Piave mormorò:
"Non passa lo straniero!"
Ma in una notte trista
si parlò di un fosco evento
e il Piave udiva l’ira e lo sgomento
Ahi quanta gente ha vista
venir giù lasciare il tetto
poi che il nemico irruppe a Caporetto
Profughi ovunque! Dai lontani monti
venivano a gremir tutti i suoi ponti
S’udiva allor dalle violate sponde
sommesso e triste il mormorio de l’onde:
come un singhiozzo in quell’autunno nero
Il Piave mormorò :
"Ritorna lo straniero!"
E ritornò il nemico
per l’orgoglio e per la fame:
volea sfogare tutte le sue brame
vedeva il piano aprico
di lassù voleva ancora
sfamarsi e tripudiare  come allora
"No" disse il Piave "No" dissero i fanti
"Mai più il nemico faccia un passo avanti!"
Si vide il Piave rigonfiar le sponde!
E come i fanti combattevan l’onde
Rosso del sangue del nemico altero
Il Piave comandò:
"Indietro va straniero!"
Indietreggiò il nemico
fino a Trieste, fino a Trento
e la Vittoria sciolse le ali al vento
Fu sacro il patto antico:
tra le schiere furon visti
risorgere Oberdan, Sauro, Battisti
L’onta cruenta e il secolare errore
infranse alfin l’italico valore
Sicure l’Alpi libere le sponde
E tacque il Piave: si placaron l’onde
Sul patrio suolo, vinti i torvi imperi
la pace non trovò
né oppressi né stranieri
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lunedì, 03 novembre 2008

Elezioni USA? Me ne frego!

obama_mccain
Tratto da http://orizzonteitaliano.myblog.it Di Elia Pirone Fra pochi giorni sarà dato il via alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti: e meno male! Così almeno la finiranno i giornali, internet, le radio di tormentarci con infiniti sondaggi tutti uguali, con punti percentuale che aumentano a favore di questo o quel candidato, con analisi, trasmissioni dedicate ai democratici o ai repubblicani. Basta! Questo esasperante sentimento di esterofilia filo-americana ha creato un martellante e ripetuto appuntamento obbligato con la politica americana. Politica si fa per dire, dato che in America non si fa politica, bensì i candidati non fanno altro che piegare la testa dinanzi a questa o a quella lobby economica, questi o quei poteri forti che hanno trasformato le elezioni americane in una colossale farsa.
Oggi poi leggo sui giornali i commenti di qualche cittadino americano e rimango assai perplesso, uno su tutti, quello di Theresa Collin: “Obama è un socialista, peggio di Karl Marx”. Vabbè, se Obama è un comunista, allora Bertinotti è Lenin…
Ma, a parte questo, quello che preoccupa è l’eccessivo interesse che coinvolge questo avvenimento politico estero. Dobbiamo dunque domandarci perché vi è questa attenzione quasi morbosa per le elezioni americane; le risposte possibili sono tre e sono tutte collegabili fra loro in un unico filo logico conduttore. La prima è che bisogna pur riempire le pagine dei
 giornali (o del sito) e tutto fa brodo, sotto questo aspetto, in un’epoca in cui (quasi) tutti i giornali non fanno più politica, ma sono semplicemente contenitori delle idee del tempo, senza nessuna spinta interna che li renda, almeno un po’, indifferenti. Seconda risposta, già prima accennata: la deprecabile esterofilia degli italiani. Terza e più importante: perché c’è Berlusconi al governo. Cosa c’entra? Mi sembra ovvio; l’attuale Presidente del Consiglio è legato a doppio filo alla politica di Bush, in un gioco perverso di servilismo politico ed è quindi ragionevole pensare che l’elezione di Obama o McCain cambieranno i rapporti attuali tra Italia e Stati Uniti. Certamente la presa del potere da parte del candidato democratico allenterà quel rapporto liberal-repubblicano-moderato USA-Italia (e poi anche questo è da vedere, conoscendo quel volpone del Berlusca, che sarebbe capace di allearsi anche col diavolo se ci fossero di mezzo i suoi interessi). Se invece salisse al potere McCain, chi può dirlo. Sicuramente sarà consolidato il rapporto tra i due paesi e ciò legittimerebbe ancor di più la presenza del centrodestra al governo. Ma tutti questi ragionamenti sono del tutto inutili, dal mio punto di vista. Personalmente penso che l’Italia dovrebbe distaccarsi in modo netto e deciso dalla politica americana; bisognerebbe interrompere quel circolo vizioso che ci vede servi degli americani (vedi base di Vicenza). L’Italia dovrebbe, anzi, oltre a tagliare i ponti con gli USA, anche uscire da ONU e NATO, organizzazioni in mano agli statunitensi. Occorre uscire anche dall’UE, che è filo-americana.
Servirà molto tempo prima che si trovi un governo capace di questo “scatto d’orgoglio” che va sotto il nome di sovranità nazionale, qualcosa che dovrebbe essere insito in ogni paese. E’ sbalorditivo come il passo del Purgatorio di Dante Alighieri sia ancora attuale: “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!” Basta servire gli USA! Diventiamo Nazione!
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Strage di Bologna. Cossiga: “Sicuramente la Mambro e Fioravanti sono innocenti”

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Tratto da http://orizzonteitaliano.myblog.it Di Elia Pirone L’ex presidente Francesco Cossiga torna a parlare della strage del 2 agosto, proprio quando ieri è stato interrogato per tre ore e mezzo dal pm Paolo Giovagnoli. L’unica cosa certa per Cossiga è che “non si arriverà mai alla verità sulla strage” e anche che, sicuramente, “non sono stati la Mambro e Fioravanti” a commettere questo atto. Parla in modo schietto, Cossiga, diretto e incisivo, con parole inequivocabili: “la verità [sulla strage] metterebbe in imbarazzo troppe persone: la magistratura, gli investigatori, il PD”. Nonostante la disapprovazione di Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione familiari vittime del 2 agosto, secondo il quale Cossiga “ha fatto la figura del cioccolataio”, le parole dell’ex presidente della Repubblica devono entrare a far parte di quel tentativo di ricerca della verità storico-politica riguardo questa oscura pagina della Repubblica italiana.
Pista palestinese? “Per me è possibile”, dice Cossiga.
Senza dubbio l’inizio di una seria e concreta revisione giudiziaria della strage di Bologna è auspicabile, poiché appare lampante che molti fatti emersi in questi anni rendano assai improbabile, se non impossibile, l’effettivo coinvolgimento di Fioravanti, della Mambro e di Ciavardini nella vicenda. E’ altresì chiaro che i poteri forti della politica, del PD e di altre varie
organizzazioni che operano “dietro le quinte” si opporranno in ogni modo a questo sacrosanto processo di revisione storica e politica. E allora che succederà? Probabilmente non sapremo mai la verità, poiché ci sono persone che hanno interesse a tenerla nascosta. In questa situazione di stallo io non esito a schierarmi contro la scandalosa volontà di trovare colpevoli di comodo; è necessario nel modo più assoluto fare in modo che la Mambro, Fioravanti e Ciavardini non siano utilizzati come capri espiatori della strage. Si faccia luce sulla verità, si trovino i veri colpevoli.
Fioravanti, Ciavardini e la Mambro sono innocenti.
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venerdì, 31 ottobre 2008

IL RICORDO DEI DEFUNTI
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L'ETERNO RIPOSO
L'eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen.
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INCREDIBILE !!!!!!!PER UNA VOLTA SONO D ACCORDO CON CACCIARI

Cacciari e la crociata anti-Halloween

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Il primo cittadino veneziano: di Halloween non mi piace l’aspetto tenebroso, demoniaco, mortuario


ROMA - «Festeggiare Halloween a Venezia? Non se ne parla proprio. Roba da Disneyland. O da Peschiera del Garda, lì dove c’è Gardaland. Noi abbiamo il Carnevale più bello, intelligente ed elegante del mondo. Perché mai dovremmo concedere spazio a qualcosa che non c’entra niente, dico niente, con le tradizioni italiane?». Massimo Cacciari non è uomo da mezzi toni, si è visto sabato scorso con la manifestazione del Pd contro il governo Berlusconi («non ho alcun interesse a parlarne, mi importa come si organizzerà il Pd, non certo un corteo...»). Figuriamoci se può usare giri di parole per la festa più a m a t a d a i bambini italiani.
Perché no a Halloween, professor Cacciari? «Semplicemente perché non possiede alcun collegamento con la cultura italiana, con le vere feste delle nostre radici. Certo, mi sembra che la potenzamediatica americana riesca a imporre benissimo nel resto del mondo anche un appuntamento come Halloween. Viene da dire: è la globalizzazione, amico mio. Ma noi possiamo ribattere: l’Italia è la patria di una meravigliosa tradizione come il Carnevale. Venezia dal ’400 vanta il più straordinario appuntamento carnevalesco dell’intera Europa, imitato con fatica in tutto il mondo. E quindi possiamo permetterci il lusso di dire no a Halloween, nella nostra città non si festeggia, grazie mille... ».
Il filosofo sindaco di Venezia se la prende anche con altre festività da calendario: «Halloween alla fine è una delle tante feste finte, fintissime, inventate a puri scopi commerciali. Basta guardare le vetrine piene di oggetti tutti uguali per Halloween. Mi viene in mente la festa della mamma, del papà, dei nonni, e chi più ne ha più ne metta. Roba che fino a qualche decennio fa non esisteva ed è stata imposta artificialmente solo per far soldi». Cosa non le piace, a parte l’aspetto commerciale, della festa delle Streghe? «L’aspetto tenebroso, demoniaco, mortuario, quasi di decomposizione... Qui c’è il teschio, non il puer aeternus, allegro e sorridente, che è il simbolo del Carnevale». Cacciari ammette che se comincia a parlare di Carnevale non la smette più: «La festa affonda le sue radici addirittura in un’era pre-romana. Il suo significato è legato al cambio dell’anno, alla tras-gressione nel senso più puro del termine, cioè del procedere verso il nuovo.... Lì è tutta la sua bellezza. Persino la parola è di origine incerta. Forse è Carnem- Vale, addio alla carne per la Quaresima. O potrebbe essere Carro-navale, perché nell’antica Roma Iside si presentava a bordo di un mezzo del genere».
Come sarà il Carnevale veneziano 2009, sindaco? «Nulla di imposto dall’alto, molti elementi popolari e autogestiti, sempre in collaborazione con la Fenice, il Teatro Stabile, la Biennale. Penso soprattutto al Carnevale per i bambini, che quest’anno avrà un grande spazio».
Conferma Marco Balich della Venezia Marketing Eventi, direttore artistico del Carnevale 2009 (l’organizzazione è presieduta da Mauro Pizzigati): «La festa si chiamerà "Sensation", una parola inglese ma leggibile anche in dialetto veneziano. Giocheremo sui cinque sensi: vista, tatto, udito, olfatto, gusto, distribuiti nei sei sestieri in cui è divisa la città. Più il sesto senso, con una piazza San Marco trasformata in un superbo giardino all’aperto, una sorta di parco di Versailles. Si comincerà il 14 febbraio per finire il 23».
L’aspetto commerciale, nel 2009, viene messo da parte: «In pieno col sindaco Cacciari, non punteremo tanto sulla quantità di pubblico, che ormai si aggira sul milione e 200 mila presenze ogni Carnevale. Piuttosto vogliamo proporre una vera esperienza cognitiva. Un’occasione per capire e apprendere, naturalmente divertendo». E i giovani legati a Halloween? «Io sono convinto che molti ragazzi potranno facilmente capire l’immensa differenza che esiste tra un "qualsiasi" Halloween e l’irripetibile Carnevale veneziano. Quando sento che qui in Italia si scimmiottano le streghette americane mentre a New Orleans o in Sud America impazziscono per cercare di imitare il modello veneziano divento matto...».
Paolo Conti
31 ottobre 2008
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