sabato 19 novembre 2011

testata_la_voce_nazionaleLo annuncia il direttore Roberto Quintavalle.
Il blog si pone come obiettivo l’aggiornamento e l’informazione delle denuncie, delle proposte e delle iniziative provinciali promosse della Fiamma Tricolore della Federazione di Venezia in funzione della partecipazione, con una propria lista, alle elezioni amministrative provinciali del 2009.

Consultate, inscrivetevi e fate le vostre domande all’indirizzo:
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LA GIUSTIZIA ANTIFASCISTA
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Niente risarcimento per il carcere di Maggi
La Corte di Cassazione ha negato l’istanza per la detenzione preventiva inflitta al medico in merito alle stragi di piazza Fontana e della Questura di Milano
Non fu «ingiusta» la carcerazione preventiva di nove mesi inflitta a Carlo Maria Maggi, il medico della Giudecca accusato di concorso nella strage di Piazza Fontana e nella strage davanti alla Questura di Milano avvenute nel 1969 e nel 1973, poi prosciolto dalle accuse. Ecco perché la Quarta sezione penale della Cassazione ha negato il risarcimento del danno per ingiusta detenzione relativamente al periodo incluso tra l'11 giugno del '97 e il 2 marzo del '98. Secondo la Cassazione, che ha così confermato l'ordinanza della Corte d'appello di Milano del settembre 2006, «le posizioni politico ideologiche» e «le frequentazioni di Maggi, esponente di Ordine Nuovo, con soggetti legati a gruppi eversivi, rendevano verosimile un suo coinvolgimento nel grave delitto». Sottolinea la Cassazione, con la sentenza 40291, che le «amicizie pericolose» del medico veneziano hanno indotto gli investigatori in errore, ma non si può parlare, di «negligenza» degli inquirenti anche perché, scrive il relatore Oscar Koverech, Maggi ha assunto «una posizione negativa» durante gli interrogatori «su alcune circostanze politiche non marginali». Inoltre, «i rapporti con soggetti legati a gruppi eversivi e col responsabile della strage, l'ideologia stragista professata, il contributo dato ad azioni violente sulle cose o sulle persone in periodo immediatamente precedente la strage di piazza Fontana, rendevano verosimile un coinvolgimento diretto nel delitto, con le conseguenti ripercussioni sulla sua libertà personale». Carlo Maria Maggi dovrà anche pagare le spese processuali. «È una decisione profondamente ingiusta - dice Maggi, 71 anni, - non solo sono stato in carcere ma durante la detenzione ho avuto problemi di salute, tra cui un ictus, dai quali non mi sono più ripreso». Per giustificarne la carcerazione, i supremi giudici sottolineano anche «le dichiarazioni accusatorie dei collaboratori di giustizia». «Quale credito può avere - si chiede Maggi alludendo a Carlo Digilio - la testimonianza di un pentito rinviato a giudizio, che ho querelato e che è morto quasi tre anni fa?».
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mercoledì, 29 ottobre 2008

Mario Zicchieri Presentemariovivejk3ft6

I CAMERATI NON DIMENTICANO
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Roma : Aggresione degli antifascisti al Blocco Studentesco durante la manifestazione studentesca

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BLOCCO STUDENTESCO : ‘Caricati i ragazzi del blocco studentesco da alcuni studenti antifascisti’
29 Ottobre ore 11.30 - Mentre si svolgeva il corteo di protesta degli studenti sotto al senato, i ragazzi del Blocco Studentesco sono stati caricati dagli antifascisti che volevano escluderli dalla manifestazione. Alle cariche sono seguite le proteste di tutto il corteo per questo tentativo di esclusione di una parte di studenti dalla protesta anti-gelmini. Gli studenti in piazza hanno cominciato ad intonare il coro ‘ne rossi ne neri solo liberi pensieri’ per condannare l’episodio di violenza contro i ragazzi del blocco studentesco. ‘rifiutiamo questo tentativo di spaccare il fronte unito degli studenti da parte di alcuni idioti antifascisti’ commentano i ragazzi del Blocco Studentesco.
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Blocco Studentesco: ‘L’aggressione degli antifascisti ha causato due feriti fra i nostri ragazzi’
ore 11.45 - ‘E’ stato il Blocco Studentesco ad essere aggredito dagli antifascisti universitari presenti al sit-in sotto il senato. Due nostri ragazzi sono rimasti feriti.’ ‘Alcune agenzie riportano i fatti in maniera distorta, addossando addirittura la responsabilità al Blocco Studentesco’ proseguono ‘ma abbiamo filmati che pubblicheremo su youtube e su facebook che come al solito dimostreranno una realtà ben precisa: gli scontri e le divisioni fra studenti sono fomentate dagli antifascisti che non accettano che nella protesta studentesca ci sia unità generazionale fra ragazzi di destra e di sinistra.’
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Scuola: Studenti: ‘Blocco Studentesco caricato nuovamente da antifascisti organizzati: numerosi feriti’
ore 12.00 - ‘Siamo stati nuovamente caricati da un centinaio di antifasciti organizzati con bastoni e caschi’ ‘Molti dei nostri sono rimasti feriti per mano degli antifascisti’ la vicenda si è svolta sotto gli occhi attoniti di tutti gli studenti romani e di numerosi giornalisti. ‘Il tentativo di spaccare il fronte unito degli studenti escludendo il Blocco Studentesco prosegue con una ferocia inaudita da parte degli antifascisti’ proseguono gli esponenti del Blocco. ‘Per spaccare il fronte degli studenti non è arrivata la auspicata polizia di Berlusconi, ma la violenza antifascista’.


"COME AL SOLITO I VARI MEDIA STRAVOLGONO LA VERITA E DANNO I MILITANTI DELBLOCCO COME AGRESSORI E LA FECCIA ANTIFASCISTA COME AGGREDDITI"
SOLIDARIETA PER I MILITANTI DEL BLOCCO STUDENTESCO
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martedì, 28 ottobre 2008

28 OTTOBRE1922:LA MARCIA SU ROMA
IN MARCIA PER LA SALVEZZA D ITALIA
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OGGI CELEBRIAMO L ANNIVERSARIO DELLA MARCIA SU ROMA E MI VIENE DA CHIEDERE :MA CHI ERANO QUESTI UOMINI CHE NELL 22 COMPIRONO TALE IMPRESA?ERANO EX COMBATTENTI DEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE CHE ERANO PRONTI NEL DARE LA VITA PUR DI SALVARE LA PATRIA,ERANO PADRI DI FAMIGLIA PREOCCUPATI DELLO SFASCIO DELLA NAZIONE,ERANO GIOVANI DESIDEROSI DI PARTECIPARE ALLA CREAZIONE DI UNA NUOVO PAESE,ERANO OPERAI ,CONTADINI COMMERCIANTI,CHE DELUSI SIA DAL COMUNISMO CHE DAL LIBERALISMO CERCAVANO LA "TERZA VIA" PER UNA SOCIETA PIU GIUSTA.ERANO UOMINI  CHE DOMINARONO IL PROPRIO DESTINO ANZICHE COME ADESSO SUBIRE INERMI IL TRACOLLO DELLA NAZIONE E DEGLI IDEALI IN DEFINITIVA ERANO UOMINI VERI.
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venerdì, 24 ottobre 2008

ORA VOLANO CON GLI ANGELI DEL CIELO
Cade un elicottero, otto militari italiani morti
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ROMA - Otto morti. E' un bilancio drammatico quello dell'incidente che ha visto coinvolto un elicottero HH-3F dell'Aeronautica militare italiana in Francia. Un mezzo in grado di operare in condizioni proibitive e che invece e' andato giu', in fiamme, in una giornata in cui le condizioni del tempo erano ''ottime''. Una commissione dell'Aeronautica sara' domani mattina in Francia per cercare di capire cosa e' successo, mentre l'incredulita' e il dolore sono i due sentimenti che si respirano a Rimini e Brindisi, le citta' dove avevano base i militariLO SCHIANTO - E' avvenuto intorno alle 16:30, durante un volo di trasferimento da Digione, in Francia, a Florennes, in Belgio. L'elicottero precipitato - dell'84/o Centro di soccorso aereo (Sar) di Brindisi, un reparto del 15/o Stormo dell'Aeronautica - stava volando insieme a un velivolo dello stesso tipo dell'83/o Sar di Rimini. Era partito dalla citta' pugliese, con sette persone a bordo, ed aveva fatto un primo scalo nella base di Rimini, per poi decollare - insieme al secondo HH-3F e ad un altro militare - alla volta di Digione. Da qui, dopo uno scalo tecnico per il rifornimento, la partenza alla volta della base militare di Florennes, dove i due velivoli avrebbero dovuto partecipare domani ad una esercitazione multinazionale, la Tactical Leadership Programme. Durante il volo, fra l'Isle-en-Barrois e Vaubecourt, nei pressi di Strasburgo, l'elicottero e' improvvisamente precipitato su un terreno, lontano da zone abitate. LE CAUSE - ''Sono ancora sconosciute'',dicono all'Aeronautica militare. L'unica certezza e' che le condizioni del tempo erano ''ottime''. In ogni caso, l'HH-3F di Brindisi e' normalmente impiegato per operazioni Sar (Search and Rescue), cioe' di ricerca e soccorso. L'equipaggio e' molto esperto ed abituato ad operare in condizioni anche proibitive, di giorno e di notte: basti pensare che dal 1965 ad oggi gli equipaggi del 15/o Stormo hanno salvato circa 7.000 persone in pericolo di vita. Allo stato si esclude una collisione con l'altro elicottero italiano o con altri velivoli. ''E' andato giu' in fiamme'', avrebbero detto alcuni testimoni. Secondo altri, invece, l'incendio si e' sviluppato con l'impatto. L'elicottero caduto, a quanto si e' appreso, era stato costruito una ventina di anni fa, ma era continuamente controllato e revisionato. Una commissione dell'Aeronautica militare sara' domani in Francia per indagare sulle cause che hanno provocato l'incidente. LE VITTIME - Il capitano pilota Stefano Bazzo, 32 anni di Vicenza, era in servizio all'83/o centro Sar di Rimini. Tutti gli altri componenti dell'equipaggio, ufficiali piloti e sottufficiali specialisti e soccorritori, appartenevano al Centro Sar di Brindisi: sono il capitano Michele Cargnoni, 30 anni, di Brescia; il tenente Marco Partipilo, 29 anni, di Bari; i marescialli Giovanni Sabatelli, 50 anni, di Fasano (Brindisi); Carmine Briganti, 41 anni, di Talsano (Taranto); Giuseppe Biscotti, 37 anni, di Grottaglie (Taranto); Massimiliano Tommasi, 34 anni, di Calimera (Lecce); Teodoro Baccaro, 31 anni, di San Vito dei Normanni (Brindisi). Solo qualche giorno fa alcuni di loro avevano portato a termine l'ennesima operazione di salvataggio di una neonata cardiopatica.
CORDOGLIO - Attestati di vicinanza ai familiari delle vittime e all'Aeronautica sono arrivati dalle massime autorita' dello Stato, da tutto il mondo politico, dal Governo. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso ''sentimenti di cordoglio, di solidarieta' e di intensa partecipazione al dolore provocato dal luttuoso evento''. Analoghi messaggi dai presidenti del Senato e della Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, mentre al ministro della Difesa La Russa ha manifestato la sua vicinanza il collega francese, Herve' Morin.
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giovedì, 23 ottobre 2008

23 OTTOBRE 1956:LA RIVOLTA UNGHERESE

Avanti ragazzi di Buda
avanti ragazzi di Pest
studenti, braccianti, operai,
il sole non sorge più ad Est.
Abbiamo vegliato una notte
la notte dei cento e più mesi
sognando quei giorni d’ottobre,
quest’alba dei giovan’ungheresi.
Ricordo che avevi un moschetto
su portalo in piazza, ti aspetto,
nascosta tra i libri di scuola
anch’io porterò una pistola.
Sei giorni e sei notti di gloria
durò questa nostra vittoria
ma al settimo sono arrivati
i russi con i carri armati.
I carri ci schiaccian le ossa,
nessuno ci viene in aiuto
il mondo è rimasto a guardare
sull’orlo della fossa seduto.
Ragazza non dirlo a mia madre
non dirle che muoio stasera
ma dille che sto su in montagna
e che tornerò a primavera
Compagni noi siam condannati,
sconfitta è la rivoluzione
fra poco saremo bendati
e messi davanti al plotone
Compagno il plotone già avanza,
già cadono il primo e il secondo
finita è la nostra vacanza,
sepolto l'onore del mondo
Compagno riponi il fucile
torneranno a cantare le fonti
quel giorno serrate le file
e noi torneremo dai monti
Avanti ragazzi di Buda,
avanti ragazzi di Pest
studenti, braccianti e operai,
il sole non sorge più all'Est.

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Questa notte ho fatto un grande sogno:ho scritto a Benito Mussolini
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Caro Duce:
Il debito pubblico sfiora i due milioni e mezzo di miliardi,scandaloso per una potenza economica(ma quale potenza?)Eppure,allora, la tua Italia,malgrado le ingenti spese che sosteneva per le nostre colonie:Libia,Albania,Eritrea,Etopia e Somalia,Tu quadravi il bilancio a pareggio è nel 1926 sbalordisti il mondo con due miliardi di attivo.L'operaio,il pensionato,l'impiegato non conoscevano cartelle di tasse,il commerciante non aveva iva,modello 740,IRPEF,ILOR,tassa sulla salute,tassa sull'Europa,ISI,ICI,ecc.    
In definitiva,i suoi cespiti venivano concordati a trattazione privata con gli Uffici Fiscali e venivano pagati modesti importi in sei rate bimestrali.
Con Te nacquero la "Previdenza sociale",gli "Assegni familiari",i "Sussidi per gli anziani",i premi per i figli nati,le strade,le reti fognarie,la Pubblica istruzione,le case popolari,le bonifiche,ecc.
Avevamo la pace sociale,morale,la tranquillità,la dignità,l'amore per la Patria e l'orgoglio di essere italiani!!!
                            ED ORA???
Abbiamo solo tangenti,mafia,droga,delinquenza minorile,pentiti,ex democristiani,ex comunisti,ex socialisti,criminali e ladroni di tutte le specie,feccia e carogne della peggiore razza.
Caro Benito,non ti rivoltare nella tomba,ci manchi tanto.Da lassù prega per noi affinchè "L'IDEA che ci hai lasciato TRIONFI!!!"
Ti saluto romanamente,tuo
Italiano!!!
tratto dal blog:unionenera.splinder.com
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mercoledì, 22 ottobre 2008

LIBERI TUTTI
LA GIUSTIZIA DELLA REPUBBLICA DELLE BANANEbanane380
E INTOLLERABILE E IGNOBILE VEDERE COME CERTI CRIMINALI REI DI FATTI ORRENDI VENGANO SCARCERATI O VENGA LORO CONCESSO PERMESSI VARI;OGGI VIENE CONCESSO AL CRMIMINALE PIETRO MASO,COLPEVOLE DI AVERE BARBARAMENTE UCCISO MADRE E PADRE PER INTASCARE L EREDITA E DARSI ALLA BELLA VITA;GIORNI FA VENNE CONCESSO AL CARRETTA LA PROPRIETA DELLA CASA DEI SUOI GENITORI STESSA ABITAZIONE DOVE LI UCCISE.GIA LIBERA UNA DELLE RAGAZZE CHE MASSACRO A CHIAVENNA LA POVERA SUORA MARIA LAURA MAINETTI  E CHISSA QUANTI CASA DI MALA GIUSTIZIA ACCADONO QUOTIDIANAMENTE NEL NOSTRO PAESE.POSSIBILE CHE TUTTO QUESTO ACCADA?COME SI POTRANNO SENTIRE LE FAMIGLIE CHE SI VEDONO UCCISI NUOVAMENTE I PROPRI CARI?
 DIMENTICAVO ,NON FATEVI PESCARE MENTRE FATE UN SALUTO ROMANO O SE SPENSIERATAMENTE STATE FISCHIETTANDO FACCETTA NERA PERCHE ALLORA LA MACCHINA GIURIDICA DI QUESTA NOSTRA REPUBBLICA DELLE BANANE SARA CON VOI IMPLACABILE E SPIETATA!!!!!!
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lunedì, 20 ottobre 2008

AI PICCOLI ANGELI DI GORLA 
Gorla, 20 ottobre 1944. Durante la guerra si cercava di condurre una vita il più possibile vicina alla normalità. Sirene del “piccolo allarme” segnalavano aerei sul territorio, il “grande allarme” indicava di essere bersaglio del bombardamento. Le strutture produttive meccanico-siderurgiche della Breda, Isotta Fraschini e Alfa Romeo che ancora operavano a pieno ritmo nella periferia settentrionale milanese, territorio controllato dalla Repubblica Sociale Italiana, erano obiettivi dei liberatori angloamericani. Alcune missioni centrarono gli obiettivi assegnati, un’azione fu caratterizzata da una serie di incidenti, errori e criminali decisioni, risolvendosi in un fallimento dal punto di vista militare e, ben peggio, in un’enorme tragedia umana. Quasi 80 tonnellate di ordigni esplosivi raggiunsero i quartieri milanesi di Gorla e Precotto. Venne centrata la scuola elementare “Francesco Crispi” di Gorla, causando la morte di 200 bambini e dell’intero corpo docente. Ogni anno, oltre alla cerimonia commemorativa, la veglia di preghiera è celebrata alla vigilia del Santo Natale, presso il monumento dove i cittadini si recano ad accendere un lumino per le vittime. I massimi esponenti dello Stato sono sempre stati assenti. Nella cripta dove riposano le spoglie dei Martiri, domina l’iscrizione: «E vi avevo detto di amarvi come fratelli». A ricordo.
LUCA ROMAGNOLI.WORDPRESS.COM
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